La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri (a cura di Francesca Brencio)

La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri (a cura di Francesca Brencio)

11 Settembre 2014 Off Di Redazione

Soprattutto negli anni 2013, 2014 e 2015 ho avuto modo di discutere spesso con degli studiosi di Heidegger e prendere diversi appunti proprio perché in quegli anni era in corso un’accesa disputa fra loro in merito ai ‘famigerati’ appunti che vanno sotto il titolo generale di “Quaderni neri”.

Capitò dunque di trovarsi nei ringraziamenti di un’autrice, Francesca Brencio, con cui iniziai un rapporto epistolare anche intenso e che divenne fin da subito amicale oltre che fonte per me di tanta conoscenza nella materia che in realtà colpiva molto anche me.

All’interno del volume, saggi di Paolo Beretta, Francesca Brencio, Sonia Caporossi, Marco Casucci, Francisco Gómez-Arzapalo y V., Michael Kraft, Luis Alejandro Rossi, Ángel Xolocotzi Yáñez.

Francesca Brencio, PhD in Filosofia e Scienze Umane, è Adjunct alla School of Humanities and Communication Arts della University of Western Sydney (Australia) e Postdoctoral Research Fellow alla Albert-Ludwigs Universität in Freiburg (Germania) sotto la supervisione di Andrzej Wierciński della Theologische Fakultät.

È membro della Sociedad Iberoamericana de Estudios Heideggerianos (SIEH), dell’International Institute for Hermeneutics, della Nordic Society for Phenomenology, della British Society for Phenomenology, della Internationale Hegel-Gesellschaft in Berlin e della Sociedad Española de Estudios sobre Hegel.

Studiosa di Martin Heidegger, la professoressa Brencio negli ultimi anni ha concentrato la sua attenzione sul rapporto tra il pensiero di Heidegger e l’idealismo tedesco, con particolare riguardo al posto occupato da Hegel nella speculazione heideggeriana. Dal 2012 il suo campo di ricerca si è spostato sulla relazione fra l’analitica esistenziale heideggeriana, la psichiatria e la psicologia.