Le associazioni religiose entrano alle Nazioni Unite.
11 Giugno 2013di Pietro P. Della Torre.
Da anni nel silenzio e nella penombra enti, ONG e associazioni religiose o para esoteriche accedono all’ONU grazie ai propri membri insediati nei giusti seggi.
Sembra incredibile ma, dopo le tanto osannate libertà illuministico-massoniche, dopo la “crociata” contro la Chiesa Cattolica e dopo la “messa al bando” degli enti confessionali all’interno degli organismi statali, difesi come “terreno comune” e come “luoghi laici”, assistiamo al ritorno dello spiritismo e dello spiritualismo, come quando nel XVI e XVII secolo, dopo l’Età di mezzo, gli scienziati non trovarono di meglio da fare che studiare la Kabbala.
Un fascino che ritorna e, con esso, l’esoterismo in genere, prova che l’uomo ha necessità di un assoluto, di una spiritualità e di una qualche forma di culto.
Qualche esempio. In seguito allo scandalo dell’associazione della Watchtower con l’ONU, i portavoce della Watchtower hanno cercato di giustificare la loro condotta. Per il portavoce inglese de La Torre di guardia, l’associazione non aveva che lo scopo di ottenere accesso alla biblioteca dell’ONU, e la Watchtower non aveva dovuto accettare alcun criterio di ammissione in quanto ONG associata all’ONU dal 1991. Non appena la Watchtower Society (WTS) si è resa conto dei nuovi criteri si è dimessa, nell’ottobre del 2001. I documenti inviati alle ONG associate all’ONU nel 1994 e nel 1999 dimostrano ampiamente che l’Associazione dei Testimoni di Geova doveva firmare ogni anno un formulario di rinnovo della sua associazione con l’ONU e che essa doveva giustificare all’ONU le ragioni della sua associazione.
Un altro esempio sono le associazioni umanitarie che fanno capo alla massoneria o ai singoli membri delle associazioni massoniche, individuabili, ma non sempre, da simboli e loghi che richiamano ai tre punti che formano un triangolo, oppure alla squadra e al compasso.
Ultimo ma non ultimo, è l’esempio dell’ ONG Lucis Trust, che ha cambiato il suo nome originario “Lucifer” Trust, evidentemente troppo appariscente.
Nata come piccola casa editrice per la pubblicazione di libri esoterici, la Lucis Trust include ora tra le sue numerose attività l’Arcane School (una scuola di esoterismo e spiritualità), una catena di librerie di libri esoterici conosciuta come Lucis Trust Libraries, una casa editrice nota come
Lucis Publishing Companies, la Lucis Productions, la World Goodwill e la Triangles. In qualche decennio hanno fatto molta strada, e oggi contano circa 6000 membri e un profitto annuale stimato sui 600.000 dollari. Grazie alla sua propagine World Goodwill («Buona Volontà Mondiale») è riconosciuta dall’ONU come Organizzazione Non Governativa, ed ha quindi una sua rappresentanza e accesso alle riunioni delle Nazioni Unite.
Tra le attività della World Goodwill vi sono la distribuzione di letteratura specifica in tutto il mondo e in diverse lingue, Newsletter etc…
Facendo un “feroce” e regolare proselitismo, la Lucis Trust è anche membro del Consiglio economico e sociale ONU.
Quello che emerge da queste associazioni, è che si muovono come aziende scientifiche e culturali no-profit, in maniera molto professionale, proponendo un metodo e un folklore alternativo all’ebraismo, al buddhismo, al cristianesimo, al taoismo e all’islamismo.
Ogni società para-esoterica (si vedano Besant, Leadbeater [Chiesa Cattolica Liberale], Krishnamurti, Judge, Tingley, Bailey, Ballard, Rörich [Agni Yoga, col Maestro Maitreya], Steiner, Hartmann, Maitland, Papus, Golden Dawn, eccetera… ) ha un punto in comune con ogni altra: l’origine del culto della luce e degli angeli solari e del loro sacrificio a favore dell’Umanità, che viene analizzato a fondo nella Dottrina Segreta di H.P.Blavatsky.
Nel 1887 la rivista della Società Teosofica assunse ‘Lucifero’ come proprio nome nel tentativo di fare chiarezza su quello che considerava come un angelo sacrificale benefattore dell’uomo. L’angelo spirituale che prende il nome di ‘Lucifero’ viene dalle parole Latine Lux o Lucis (luce) e ferre (portare); per cui Lucifero letteralmente significa “portatore di luce”.
E’ collegato al pianeta Venere in Rivelazioni XXII:16 quando Cristo dice ‘Io sono la luminosa stella del mattino’, Venere appunto, che annuncia l’arrivo pieno di luce del Sole – il Figlio, il Cristo.
E’ curioso notare come il compito di “portatore di luce” sia collegato a Mercurio, o Ermete, il divino messaggero degli dei nella mitologia greca e romana.
Nella Cristianità il ruolo di Mercurio viene espletato, in una lettura gnostica ovviamente, da San Michele Arcangelo, “l’Angelo Custode” del Cristo secondo San Tommaso. La relazione esoterica di S. Michele con il Cristo è ulteriormente illuminata in questa affermazione del Maestro Tibetano: “Mercurio ed il Sole sono un’unica cosa”, concetto ampiamente affrontato dai testimoni di Geova.
Nell’uomo c’è un desiderio di assoluto che fa dei movimenti religiosi degli ever green.
L’errore del socialismo reale fu quello di propugnare l’ateismo di stato: una credenza religiosa può essere rimpiazzata solo da un’altra.
Alessandria d’Egitto, patria di Ipazia, era pagana, poi divenne cristiana e infine mussulmana.