Economia e Finanza – La dialettica hegeliana ed il funzionamento dei mercatri finanziari globali.

Economia e Finanza – La dialettica hegeliana ed il funzionamento dei mercatri finanziari globali.

20 Febbraio 2017 0 Di Raimondo Galante

La dialettica hegeliana, e la sua logica basata sulle contraddizioni, sembra applicare alla perfezione i principi della Dialettica Hegeliana. Cosa vuol dire?

Infatti il mercato non si basa sulla logica formale classica, fondata sul principio di non contraddizione, ma, bensì, proprio sulla contraddizione dialettica che è il modo a mio avviso più consono di interpretare il mercato con la sua discontinuità ed imprevedibilità.

Cerco di spiegarmi meglio:

Il mercato globale soprattutto il FOREX che è Over the Counting (non è regolamentato) si presenta come  un teatro dove hanno luogo e si scontrano le differenti passioni e sentimenti dei vari tipi di investitori. Quindi si possono avere delle pulsioni rialziste da parte di una certa categoria, come quella dei grandi investitori istituzionali, che può essere assimilata alla tesi, una reazione opposta tendente al ribasso magari dei COT  (Commercial Traders): l’antitesi di quella mossa,  e il risultato che se ne può estrapolare, è la sintesi della contraddizioni tra pulsioni rialziste e ribassiste che muovono i mercati.

Il movimento del mercato si basa quindi sull’espressione delle contraddizioni per cui momenti di crescita e crisi nel moderno sistema finanziario globale sono due facce della stessa medaglia, anzi, le cosiddette crisi che sono  tanto perniciose e pestifere per l’Economia Reale come quella che stiamo vivendo attualmente, rappresentano delle colossali opportunità di guadagno  per i grossi investitori che animano il sistema della Finanza Globale.

Questo perché il movimento del prezzo, come si è già detto, segue una logica geometrica e dialettica ovvero, oscilla attraverso dei livelli che sono soprattutto psicologici e si comporta secondo i principi di funzionamento della Dialettica Hegeliana:

Tesi + Antitesi = Sintesi

Tale processo trifasico può essere raffigurato come un triangolo e viene esperito da due attori principali figuranti nella scena del mercato: I Tori (Bulls) ovvero i compratori e gli Orsi (Bears) ovvero i venditori .

Infatti in una prima fase del movimento, che delinea tale comportamento, si vede la mossa di apertura dei compratori (la Tesi) che, per una qualche particolare ragione, corrisponde a una loro previsione sul movimento stesso e decidono di acquistare massicciamente facendo alzare il prezzo che viene proiettato verso il suo livello massimo.

Dopodichè, per una ragione d’intensità eguale ma di segno contrario (Antitesi), i venditori cercano di riportare il prezzo a suo livello iniziale. I compratori con l’obiettivo di raggiungere il loro traguardo (poi andremo anche a spiegare nel dettaglio quali possano essere le autentiche ragioni che spingono loro ed i loro avversari ad agire) riportano il prezzo su ad un livello ancora più elevato (Sintesi).

Tali movimenti sono determinati dallo scatenamento bestiale e spesso non sufficientemente controllato delle emozioni Paura (sell entiment vendere) e Avidità (buy sentiment comprare) nell’animo degli Investitori – dai più piccoli ai più grandi – che guidano il mercato, comprese in primis le Banche Centrali come per esempio la BCE (Banca Centrale Europea) e la Federal Reserve (La Banca Centrale degli Stati Uniti d’America) o i grandi fondi d’investimento privati, come il famigerato Quantum di proprietà per la maggior parte del miliardario statunitense George Soros, che è tristemente famoso per aver portato terribili attacchi speculativi dagli effetti drammatici alla Lira Italiana all’inizio degli anni novanta e pochi anni prima anche alla Sterlina Inglese.

Sappiamo che Paura ed Avidità sono emozioni umane assimilabili alla dialettica hegeliana. L’avidità che regola il mercato può essere, infatti, considerata la tesi. Il suo opposto è la Paura.

Nello specifico la paura di perdere il proprio denaro investito: l’esatta antitesi dell’avidità. Un mercato in apparente equilibrio (ovvero senza grandi movimenti), laterale come si suol dire, rappresenta la sintesi con la reciproca neutralizzazione di tesi ed antitesi e si può vedere rappresentato come un momento di calma relativa in cui si preparano a comparire ed esplodere nuove pulsioni contraddittorie.

Pulsiuoni in cui, alla luce di una interpretazione improntata alla dialettica hegeliana, il mercato finanziario globale non è né neutrale né perfetto né tantomeno al di sopra delle parti come, invece, si illudono tanti economisti neo ed ordo-liberisti nonché politici di tutti i colori e schieramenti (anche se oggi fortunatamente sempre meno) ma  è un gioco delle parti caratterizzato dalla competizione e contraddizione dialettica, la cui validità è stata assunta per convenzione e la cui funzionalità non è eternamente garantita ma, bensì, a mio avviso, si inserisce con la sua imperfezione e fallibilità nella Storia Universale  dell’Umanità.