Se volessi un’altra volta
(di F. Fortini)

17 Novembre 2019 0 Di Francesco Salvini (Poesie)

Se volessi un’altra volta queste minime parole

sulla carta allineare (sulla carta che non duole)

            il dolore che le ossa già comportano

si farebbe troppo acuto, troppo simile all’acuto

degli uccelli che al mattino tutto chiuso, tutto muto

            sull’altissima magnolia si contendono.

Ecco scrivo, cari piccoli. Non ho tendine né osso

che non dica in nota acuta: «Più non posso».

           Grande fosforo imperiale, fanne cenere.

da “Composita solvantur”, Einaudi, Torino, 1994