Sconfiggere l’autismo è possibile!
4 Aprile 2018Nel corso della settimana in cui occorre la giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo, il 4 aprile partirà la campagna di Crowdfunding del progetto sperimentale “+me: motivating children with Autism Spectrum Disorders to interact socially through the use of Transitional Wearable Companions” (www.plusme.it). +me è un cuscino interattivo con le sembianze di un panda, pensato come strumento di supporto terapeutico per incoraggiare lo sviluppo delle abilità sociali nei bambini con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD). Il progetto nasce nel 2015, da un’intuizione di un team di ricercatori dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione ISTC-CNR di Roma, che ha pensato e messo a punto il prototipo del simpatico panda, in collaborazione con neuropsichiatri e terapisti esperti del settore.
Un Arduino nascosto all’interno del dispositivo, permette al cuscino di illuminarsi in vari colori ed emettere suoni quando viene toccato sulle zampe o sulla testa, tutti stimoli molto interessanti per i bambini. L’idea alla base del progetto è la seguente: il terapista, in base alle reazioni del bambino, può modificare le risposte di +me tramite una app di controllo: egli può ad esempio cambiare il colore della luce o il tipo di suono emesso, e cercare le configurazioni più gradite per il bambino. +me è pensato quindi come un mezzo tecnologico di sostegno, che può aiutare il terapista nell’ organizzare attività di gioco che spingono alla collaborazione, e quindi, al potenziale sviluppo delle abilità sociali di base come il contatto occhi-viso (“eye-contact”), le richieste di scambio interpersonale (“social referencing”), l’attenzione condivisa (“joint-attention”), tutte competenze critiche per lo sviluppo cognitivo.
Un primo test è stato effettuato su bambini a sviluppo tipico di età compresa tra i 12 e i 34 mesi per poi cedere il passo, a breve, alla sperimentazione vera e propria su bambini affetti da sindrome autistica e testare la risposta e l’eventuale efficacia terapeutica.
L’obiettivo della campagna di Crowdfunding è quello di raggiungere una cifra adeguata per proseguire con la sperimentazione poiché il team, attualmente, non dispone di fondi per il progetto.
E’ importante aderire a questa raccolta fondi perché le persone affette da ASD nel mondo sono in costante aumento, la percentuale è sensibilmente aumentata negli ultimi 20 anni, tanto da portare a un incremento delle associazioni dedicate e ad un intensificarsi delle attività di ricerca e studio della sindrome. Purtroppo, secondo una ricerca condotta dal Censis, l’Italia risulta essere tra i paesi europei che destinano meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità, in particolare disabilità psichiche.
Per partecipare alla raccolta fondi basterà andare sul sito https://igg.me/at/plusme
L’autismo non è una malattia e quindi non si cura né si sconfigge. Eventuali interventi di tipo terapeutico possono servire ad insegnare abilità sociali e comunicative alla persona autistica.
Sfugge l’esigenza di utilizzare titoli sensazionalistici che raccontano il falso.
Noi autistici siamo stufi di essere considerati dei malati da curare, esigiamo rispetto e correttezza e non approcci raffazzonati e superficiali come questo.
essere considerati come una malattia è inconcepibile, lo so (per mio conto, ma ne sono testimone diretto). è importante questa tua ammonizione perché chi meglio “dell’imputato” può insegnare ad esterni cosa voglia dire essere imputato e come sconfiggere, quella si, la malattia del percepire l’altro come bisognoso in quanto diverso da una “normalità” canonica. «siamo stufi», dici? anche noi, io per lo meno, di parlare o scrivere senza replica “dell’imputato”. grazie quindi della replica, e ritieni NQ pronto ad accogliere la visione di un interno al tema come te. certamente più cruda ma più libera da pregiudizi vari. S.C.