Religione – A tu per tu con Padre Villa Hernandèz, del Collegio messicano, parlando di Francesco I.

Religione – A tu per tu con Padre Villa Hernandèz, del Collegio messicano, parlando di Francesco I.

20 Marzo 2017 0 Di Riccardo Narducci (Vaticanista)

In questi giorni passati mi sono recato – come spesso – presso il Pontificio Collegio del Messico dove ho potuto incontrare il mio caro amico Padre Hector Xavier Villa Hernandèz, Prefetto del Collegio romano, cui faccio tre domande al volo su Francesco I e il suo pontificato. interessanti le risposte…

Come Papa Francesco desidera che la Chiesa si adoperi e si muova nelle periferie? E quali sono le speranze della “Chiesa in uscita”?

Il Santo Padre, ci invita nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium ad avere una visione teologica quando si parla del ruolo della Chiesa. Per lui il ruolo della Chiesa è dettato da un iniziativa di Dio che la guida. Ciò aiuta ad entrare in questo dinamismo. La carità è come un movimento, lo stesso movimento è quello di Dio nel momento della creazione dell’uomo.
La Chiesa di Papa Francesco è considerata “Chiesa in uscita”, ma il Santo Padre dice si di essere “in uscita”, ma allo stesso tempo mantenendo l’identità.

Secondo lei, Padre Hector, quale valore aggiunto possono avere le periferie? In linea con le innovazioni del pontificato di Papa Francesco?
Papa Francesco sostiene che bisogna essere cristiani positivi e propositivi. Nell’Evangelii gaudium si parla proprio dell’incontro con il Cristo. Nell’America latina per esempio questo concetto espresso nell’esortazione apostolica è messo bene in pratica, l’80% sono cattolici. Da questo punto di vista occorre sottolineare che anche l’attuale Papa Emerito Benedetto XVI quando era regnante, aveva già iniziato a spingere su questo tasto, che porta verso la strada “ dell’incontro”.

Ultima domanda Padre Hector,

I manifesti comparsi nei dintorni del Vaticano ed in alcune zone di Roma qualche tempo fa, sono legati al pontificato di Francesco? E da quale fonte possono derivare ?

Il Santo Padre ha preso questo accaduto con umorismo argentino, non so chi possa essere stato. Per lui bisogna andare avanti avendo spirito missionario, anche in virtù del fatto che il primo missionario è proprio lui; il Papa.
Se questo andare avanti crea disturbo a talune persone dentro o fuori dalla Chiesa non conta, bisogna andare avanti con l’opera di evangelizzazione, di dialogo ecumenico e rispetto verso il prossimo.
Tutto ciò è legato ad un senso più profondo della vita e dell’essere cristiani, senza naturalmente perdere di vista l’amore per la tradizione della Chiesa e del cristianesimo.