Virginia Raggi e la vicinanza alla Chiesa di Francesco
27 Giugno 2016Sindaco e Papa contro il “giornalismo di relazione”. Virginia raggi e Papa Francesco, nonostante i media avversi, tentano i primi passi di un cammino comune per il bene di credenti e non.
Ho avuto modo di leggere l’interessante articolo di Agostino Giovagnoli, comparso sul quotidiano “La Repubblica” in data 24 giugno 2016 (SE I 5 STELLE SI AVVICINANO ALLA CHIESA), in merito ad un avvicinamento del partito politico “Movimento Cinque Stelle” al mondo della Chiesa. Con molta lucidità Giovagnoli mette in risalto in prima battuta il passato, cioè quando le posizioni dei Cinque Stelle e la Chiesa erano distanti, all’epoca in cui un video “Gaia” di Gianroberto Casaleggio auspicava alla distruzione di San Pietro, della Sagrada Famiglia ed un mondo senza ideologie e religioni.
Giovagnoli evolve poi il suo articolo mostrando come, progressivamente, questo movimento politico si sia avviccinato in determinate argomentazioni al mondo religioso in cui, entrambi, hanno mostrato la loro disapprovazione come nel caso della questione delle trivelle. Un articolo chiaro che mi porta a pensare a come i Cinque Stelle ora considerino l’universo ecclesiastico importante e con cui instaurare una relazione di rispetto e di pacifica convivenza.
Il neo Sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha mosso i suoi primi passi partecipando al Giubileo per le donne e gli uomini delle istituzioni politiche presso l’Università del Laterano, ovvero l’Università del Papa. Un gesto simbolico e di rispetto che sicuramente non farà scattare un clamoroso idillio improvviso ma che, sicuramente, aprirà un varco comunicativo utile a capire se questo movimento politico passi ad essere un movimento “contro il sistema”, ad un movimento disposto al dialogo con le opposizioni e con quegli universi politici, religiosi e sociali con cui a volte aveva manifestato divergenze.
Inoltre l’articolo di Giovagnoli porta alla mente un altro punto dove il neo Sindaco di Roma è stata chiara: il pagamento dell’Imu per quelle strutture ecclesiastiche che producono reddito. Su questo punto l’intesa con il Papa Francesco, che ha la sua stessa opinione in merito, potrebbe favorire rapidamente lo scioglimento della questione. Il Vaticano è uno Stato indipendente, quindi bisognerà capire bene quali strutture producano reddito economico, e che eventualmente non fossero in zone extra-territoriali, possano essere soggette giustamente al pagamento della tassa. A fine mese, il 29 giugno, l’incontro tra il Santo Padre Francesco e il Sindaco Virginia Raggi rappresenta una ghiotta occasione per iniziare un comune cammino privo di traumi e divergenze. La Raggi ha capito quanto importante sia andare “d’accordo” con la Chiesa evangelica e di “strada” di Papa Francesco, il quale ha sempre a cuore le periferie, i deboli, gli emarginati e chi vive in solitudine.
Su questo punto focalizzerei l’attenzione. Il movimento Cinque Stelle, sia a Roma che a Torino (dove ha vinto la candidata pentastellata Chiara Appendino), ha avuto i maggiori consensi proprio presso le periferie delle zone romane e torinesi, questo a testimoniare una eventuale comunione di intenti tra la Chiesa, vicina alle periferie, e la politica “di strada”.