Aumenti luce e gas in barba ai disgraziati
5 Gennaio 2017America 1930. Presidente, Mafia e Chiesa “uniti” contro la fame nelle strade. Italia 2017. Aumenti, chiacchiere e indigenza assoluta.
«La politica non è una scienza, bisogna spiegarlo ai professori che è piuttosto un’arte.»
È evidente che i governi tecnici disturbassero quelli politici, anche se real-politici, già ai tempi del cancelliere Otto Bismarck il quale, tra un Black Velvet (cocktail da lui inventato) e l’uovo fritto a modo suo, denunciava: “Die Politik ist keine exakte Wissenschaft”. Anche se lo fosse, dovrebbe sempre confrontarsi con le necessità degli agenti politici.
In tempi di crisi avere come punto di riferimento primo l’economia – e meno le persone – porta il legislatore, il politico e il tecnocrate a concertare un modo per rafforzarla senza tanto badare a coloro cui la stessa dovrebbe servire, appunto le persone. Ma l’economia esiste per esse, non viceversa!
Manovre e manovrine possono salvarla, seppur anche lei ha bisogno dei suoi “famosi” tempi tecnici, ma soprattutto possono essere preziose per la cittadinanza. In America e in Inghilterra, nei giorni della Grande depressione, si preferiva optare per manovre caritative e pietiste al fine di non aumentare i miserabili per le strade. Non è il rimedio migliore, in tempi di sviluppo, ma lo può essere in questi di crisi acuta per salvare, e non è una parola a caso, delle vite umane.
All’inizio del novecento il numero di chi non aveva una occupazione stabile o provvisoria cominciò ad aumentare vertiginosamente. Il sistema sperimentò l’inattendibilità dei censimenti, e la difficoltà dei meccanismi progettuali per produrre ricchezza in tempo d’emergenza. Risultato? Vennero sovvenzionate mense per poveri, case ricovero, bagni pubblici, pasti economici.
L’Esercito della Salvezza e la Chiesa Cattolica (ad esempio) furono le prime istituzioni confessionali a garantire sapone e un piatto caldo. C’era anche chi, dopo il turno di lavoro in ufficio, passava alla mensa per poveri e mangiava alle 18:00 del pomeriggio, pur di risparmiare i soldi per la spesa. Tutti avevano capito che la miseria è una cosa cattiva. Forse non tutti avevano compreso che fosse brutta, ma di certo, che non convenisse a nessuno.
Persino la malavita di allora non rimase insensibile al fenomeno, temendo il caos nelle strade (da lei controllate) e l’aumento dei “liberi professionisti” della criminalità. Ciò spinse Al Capone, nel 1930, a Chicago, a spendere di tasca sua (della Mafia) 300 dollari al giorno per assicurare a 3.500 famiglie senza reddito, per tre volte al dì, una zuppa con carne, pane, caffè lungo e un bombolone, tramite le mense per poveri.
Questo non significa che la Mafia sia brava nel dare da mangiare ai disgraziati o meno. Significa che “altri”, quando NON lo fanno, sono criminali.