10 luglio 1977: L’incontro fra Suor Lucia e Albino Luciani. Cosa si dissero?
10 Luglio 2017Il 10 Luglio 1977 a Fatima si tenne l’incontro storico tra suor Lucia ed Albino Luciani. Data particolare cui la Chiesa lega una buona parte della sua storia moderna.
Appuntamento cui partecipò, oltre Albino Luciani anche il suo confessore, che turbò molto il Patriarca di Venezia Luciani ma – contrariamente a quanto si crede – che non fù denso di significati nefasti. Non ci fù alcuna rivelazione del terzo segreto di Fatima o premonizioni, almeno stando alle parole dell’ex Segretario di Stato il Cardinale Tarcisio Bertone, il quale parlando con Suor Lucia durante un colloquio nei primi anni 2000, ricordava di come la suora gli avesse detto di non ricordare di aver detto una simile profezia e rivelazione. Profezia che, ricordiamo, sarebbe la rivelazione del terzo segreto di Fatima e l’elezione a Papa di Albino Luciani e la conseguente brevità del pontificato.
L’allora confessore di Albino Luciani riferì di aver sentito Suor Lucia riferirsi a Luciani, con il nome di Santo Padre e Santità, e che lo stesso Luciani provava a convincerla che lui stesso fosse solamente un Cardinale. Lo stesso Luciani uscì dalle due ore di colloquio sconvolto, e come ricordava il fratello Edoardo, Luciani si rabbugliava ogni volta ricordava questo colloquio.
Da una parte quindi i ricordi del confessore dall’altra la dichiarazione ufficiale del Cardinale Bertone, il quale escludeva ogni forma di profezia. Infatti poi nel 2000 fù lo stesso Cardinale Ratzinger, futuro Benedetto XVI, a rivelarlo al mondo. Il Vescovo vestito di bianco ferito a morte, sarebbe infatti Giovanni Paolo II, successore al soglio di Pietro di Albino Luciani.
Successe però un altro evento particolarmente inquietante ed importante.
Al ritorno dal viaggio Luciani fù colpito da un piccolo embolo sopra un occhio il quale per fortuna si fermò lì. Altrimenti si sarebbe verificata una morte istantanea ed indolore. Secondo molti studiosi e secondo il parere di un medico, presente fra i parenti di Albino Luciani, ritennero proprio l’embolia la causa del decesso che lo colpì dopo un mese dall’elezione a Papa. Inoltre in famiglia altri casi di morti istantanee e fulminee si presentarono, non quindi un infarto a spegnere la voce del Papa veneto.
A colloquio con Monsignor Tommaso Stenico (con cui per NonQuotidiano feci una intervista in esclusiva su Benedetto XVI) ebbi modo ultimamente di confermare questa ipotesi medica, screditando ogni possibile leggenda che negli anni si è narrata sulla morte dell’ultimo, adottato ora, Papa di nazionalità italiana.
Secondo il prelato, infatti, la circolazione sanguinea del Cardinale Luciani destava forti preoccupazioni da tempo. Egli aveva spesso gonfiore alle caviglie e faticava nel camminare ma nulla presagiva una embolia, lieve seppur fatale.
Il fatto che Luciani fosse appellato da Suor Lucia come “Santo Padre” contiene già di per sè la profezia della sua futura e molto prossima elezione!!!
Per quanto riguarda il decesso del caro Pontefice, una insindacabile dichiarazione di morte indotta lo eleverebbe automaticamente a martire e quindi a santo. Ma si preferisce il lungo ed estenuante iter burocratico, un vero processo alla ricerca di lacune e difetti. I devoti di Luciani si concentrano comunque sull’operato del sacerdote, vescovo e cardinale, che tanto ha dato al mondo in termini di cultura ed esempio di santità. Se poi vogliamo vedere un messaggio velato – e la Bibbia e Dio stesso ce ne hanno mandati tanti in forma di cifre – 33 giorni di pontificato pari a 33 anni di Cristo hanno molto da significare. A buon intenditor…….