Il gioco. Forze uguali e opposte nella metafora della vita. (3° parte)
20 Marzo 2018All’inizio della partita le forze schierate sono eguali come eguale è la loro capacità di combattere per la vittoria. Come, forse, la nostra vita che – in definitiva – dipende totalmente da noi.
Un vecchio agio ci ricorda che “chi si accontenta gode”. A volte però ci accontentiamo anche del pareggio. Cosa significa ciò? Molto semplicemente che né lo Spirito né la Bestia possono vincere completamente, totalmente e per sempre. Dunque, la vita eterna lotta tra il bene ed il male, di cui gli Scacchi sono la metafora, continua sempre e solo una nuova partita potrà decidere quale dei due avrà per il momento presente la meglio.
Tornando per un attimo ai pedoni, uno degli aspetti più interessanti è che, quando loro – dopo aver attraversato l’intero campo di battaglia incolumi – raggiungono la riga di sita in territorio nemico possono diventare Regina (cioè la Donna) ovvero il pezzo più potente del gioco. Questo è esattamente ciò che accade nei mondi interiori: il valore in battaglia e gli sforzi ed I sacrifici compiuti per completare l’opera alchemica e trasformare la miseria umana in oro puro possono essere sempre ricompensati ricevendo il dono più prezioso della Madre Divina: il Sacro Fuoco.
Ed è possibile, in virtù di ciò, che potenzialmente ci siano 8 Regine in campo, che rappresentano gli 8 serpenti infuocati di luce.
Scacco matto è quando noi attacchiamo direttamente il Re, il comandante in capo delle forze nemiche. Questo non significa automaticamente ottenere la vittoria ma ci sono alcuni Importanti aspetti da analizzare. Per esempio nel mondo esoterico, quando noi lavoriamo sull’ Ego, ma il nostro livello di consapevolezza non è ancora tale da permetterci di sconfiggerlo, noi allora procediamo imperterriti a studiare, a scoprire e comprendere. Pertanto, come negli scacchi noi impareremo a vincere la partita, così noi apprenderemo a conoscere approfonditamente l’Ego ed alla fine a dominarlo. Questo comporterà un lavoro corposo, complesso ed articolato. A tal proposito una delle strategie di gioco più efficienti ed efficaci, è quella di formare un nucleo di pezzi che si difendano l’uno con l’altro occupando il centro della scacchiera. Questo tipo di gioco posizionale si rivela estremamente solido ed estremamente difficile da battere. Parimenti nel nostro lavoro interiore, quando le cose sono unite e collegate tra di loro da uno scopo comune così da poter formare un solido nucleo, la nostra azione sarà molto più forte, efficace e consistente.
32 PEZZI NEL GIOCO, (2×16). 16 pieces per giocatore come l’arcano n. 16, la Torre, che A. Jodorowsky definisce giustamente la Maison Dieu (La Casa Dio) – Complessivamente 32 pieces = 5 auto realizzazione, in accordo con la formula matematica ∞+∞=5 (dal libro ‘Tarocchi e Kabala’), l’arcano Nr. 5).
Pertanto, anche se le regole sono le stesse, la scacchiera ed i pezzi sono gli stessi, ogni partita è differente e potenzialmente offre infinite possibilità. Benché, dunque, siamo tutti assoggettati alle stesse leggi ed abbiamo di base gli stessi bisogni fondamentali da soddisfare, per ognuno il percorso individuale è differente ed unico. Lo scopo è sempre il medesimo, ecco tutto!
Oggi gli Scacchi sono diventati soprattutto uno sport, e molti diventano dei veri e propri atleti esperti in questo nobile gioco creato dalla saggezza antica per poter istruire l’umanità, sui principi di verità cosmici eterni ed immutabili la cui conoscenza risulta essere indispensabile al genere umano se vuole potersi salvare e realizzare se medesimo potendo raggiungere l’illuminazione.
Pertanto l’insegnamento più importante che bisogna trarre dagli Scacchi è di poter imparare a riconoscere l’eterna lotta tra l’interiore e l’esteriore e tra il bene ed male, insomma, il perenne ed incessante scontro tra forze intelligenti benigne e maligne eguali e contrarie.
Tutto questo per farci anche comprendere come ognuno di noi non sia altro che una pedina nel gioco cosmico, tuttavia di grande importanza.