Intervista con G. Morleo (Parte III): Passione e ideologia, arte e politica.
18 Febbraio 2017Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che in realtà è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di “golpe”, sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli esecutori, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
Questo è ciò che scriveva pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera il 14 novembre 1974, poco più di un anno prima del suo brutale assassinio.
Videointervista. Parlando anche di Diego Fusaro, pasolinianamente affrontiamo l’ulimo tema, quello scabroso, che è la politica e, forse, la passione.
Gabriele rende omaggio al regista, scrittore, poeta, sceneggiatore, insomma, a Pasolini, l’intellettuale eclettico per antonomasia del XX° secolo.
La nostra ultima parte di intervista inzia così, con questo estratto di Cos’è questo golpe? che, in Morleo è un’opera che lui stesso ha reinterpretato e intitolato Altare della Patria. Iniziando a tal maniera, sperando di avervi incuriosito, non posso che lasciarvi al video senza anticiparvi niente più…